Pino Daniele, un musicista vero: il grande bluesman di Napule

24.01.2015 18:17

Il grande cuore dei napoletani porterà sempre con sé il ricordo di quello che era considerato uno dei monumenti viventi più prestigiosi della città del sole. Uno che non poteva essere semplicemente classificato come un cantante, un autore, né un musicista, ma, come lui stesso amava definirsi negli ultimi tempi della sua pur breve, ma intensa vita, un ricercatore della sua musica.

Il cuore dei napoletani e di tutti quelli che in oltre quarant'anni di una carriera straordinaria, hanno scoperto, apprezzato e amato le sue canzoni e la sua musica, si sono dovuti arrendere ai capricci del cuore malato di Pino Daniele, che ha deciso di fermarsi nella notte del 4 gennaio, a pochi mesi dal suo sessantesimo anno di età.

Il grande affetto dei suoi fans e di tutti quelli che lo amavano, hanno costretto i familiari a celebrare due funerali nello stesso giorno, a Roma e a Napoli, per avere la possibilità di potergli dire addio, come meritava, cantando commossi, in 200mila, le sue più belle canzoni. Brani che non si dimenticheranno più e che rimarranno impressi nel DNA musicale di tutti quanti. Canzoni che sono diventate le colonne sonore di estati indimenticabili e di grande storie d'amore come, solo per citarne alcune, “ O Scarrafone” o “Quando”. Ma, soprattutto rimarranno nella storia della musica, quelle canzoni che sono state espressione della sua anima napoletana, che volevano essere una denuncia sociale di quello che Pino vedeva tutti i giorni nella sua città, come  “'Na tazzulella 'e cafè”, “Je so pazzo“, e che, contrariamente a quanto si credeva quando furono pubblicate, non erano nate e cantate per il gusto di criticare, ma semplicemente per scuotere le coscienze. “Napule è” è l'esempio pregevole di tutto ciò. Una vera poesia scritta dal cantautore nel 1977, ma che, purtroppo, è ancora dannatamente attuale. Pino lascia in eredità 24 dischi in studio e 5 album dal vivo, che hanno venduto in totale più di 30 milioni di copie. Non ci resta che la speranza, come si sta verificando sempre più spesso negli ultimi anni per i grandi cantanti scomparsi prematuramente e improvvisamente, vedi Michael Jackson o Whitney Houston, che ci siano dei brani inediti che non aspettano altro di saltare fuori da qualche cassetta e/o cassetto, per poterci regalare ancora nuove emozioni e magari farci illudere che il grande Pino  è ancora tra noi. Anche se è certo, che lui e le sue canzoni ci resteranno per sempre.     

 

Nicola Massaro

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