Nostradamus e la misteriosa quartina che parla di Neapolis

28.07.2015 20:36

Assieme a San Malachia, Nostradamus, al secolo Michel de Nostredame, è certamente tra i più celebri scrittori di profezie della storia.

Le sue famose quartine in rima, raccolte in gruppi di cento nell'altrettanto famoso libro Centuries et prophéties del 1555, hanno da sempre avvinto e terrorizzato migliaia di appassionati di esoterismo e chiaroveggenza; i sostenitori dell'attendibilità delle profezie di Nostradamus gli attribuiscono di aver predetto un'incredibile cifra di eventi importanti e drammatici nella storia dell'umanità, dalla rivoluzione francese all'ascesa di Adolf Hitler, dalla bomba atomica sul Giappone all'attentato dell'11 Settembre negli Usa, ciò nondimeno non si è mai riusciti a dimostrare l'attendibilità delle sue parole, nonché la sua capacità di predire il futuro poiché è innegabile che le sue quartine profetiche, scritte in modo tanto metaforico quanto ambiguo, sono un esempio di chiaroveggenza che potremmo definire retroattiva, ossia la loro interpretazione, a posteriori, si presta a qualsiasi lettura voglia l'interprete.

Tuttavia la leggenda sulle sue facoltà si è tramandata intatta, se non ingrandita, fino ai nostri giorni, tant'è che ogni anno qualcuno riesce a leggere nelle parole del medico e profeta provenzale qualcosa di imminente o già accaduto nella storia e nel destino di molti uomini.

Tra tutte, la quartina interpretata come la visione dell'attacco alle torri gemelle nel 2001 che oggi sembra prestarsi ad una nuova sconcertante lettura: un'imminente (o forse no) calamità incombente su Napoli; e se non fosse che la città vive nei pressi di uno dei vulcani attivi più pericolosi e studiati al mondo, questa sembrerebbe una macabra battuta, ma c'è di più stando alla profezia. “L'Ennosigeo Fuoco del Centro della Terra/Farà tremare attorno alla Città Nuova/Due grandi Blocchi lungo tempo faranno la Guerra/Poi da Arethusa vedrà un nuovo fiume ruggire” (1-87), queste le parole della quartina misteriosa; secondo un'interpretazione potrebbero stare a significare che negli stessi anni del conflitto mondiale sarebbe avvenuto lo scontro tra le due zolle continentali (Europa ed Africa) e questo avrebbe portato ad un'eruzione nell'Italia meridionale, il Vesuvio che avrebbe fatto tremare la bella Neapolis.

Ma in effetti qualcosa del genere è già avvenuto, nel 1944, in pieno secondo conflitto mondiale, il Vesuvio eruttò tra il 16 ed il 29 marzo distruggendo Massa e San Sebastiano e cospargendo di ceneri tutto il Meridione, un'eruzione resa famosa dai cinegiornali dell'esercito angloamericano che all'epoca occupava Napoli.

Con il senno di poi sembra proprio che Nostradamus abbia davvero predetto il futuro, ma con la speranza di sempre ci si augura che quelle sue fumose parole rimangano tali per il prossimo avvenire!

Nel frattempo tutti, ancora, continueranno a scervellarsi per decifrare a quale tempo si possa collocare l'evento catastrofico annunciato da secoli, e che sia l'eruzione del Vesuvio o lo schianto di un meteorite (la stella infuocata, così come Nostradamus sembra parlarne), quello che importa e attira è il tentativo di sbirciare il Tutto dietro il velo della finitudine.

 

Rossella Marchese

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