Lorenzo Giovanotti ed Eros Ramazzotti incantano gli spettatori del San Paolo omaggiando Pino Daniele

31.07.2015 09:48

Un concerto in onore di Pino Daniele, è quello che si tenuto allo stadio San Paolo di Napoli domenica 26 luglio. Jovanotti, il rapper romano dedica “uno spettacolo nello spettacolo” al cantautore napoletano, scomparso a gennaio, portando sul palco anche l’amico Eros Ramazzotti con il quale compose, un mitico trio nel 1994, e che un 13 giugno ormai lontano ma allo stesso così vicino, si esibì nello stesso stadio di Fuorigrotta, a pochi giorni dalla morte di Massimo Troisi, in una esibizione rimasta scolpita nella memoria di chi era presente.

Sono stati oltre 35mila gli spettatori, i fans, presenti alla penultima tappa italiana del tour negli stadi del 48enne “ragazzo fortunato” che ha aperto l’evento con il brano cult “Penso Positivo”, e proponendo tutte le sue hits da “L’ombelico del mondo”, a “Serenata rap”, “Bella”, fino ai recenti successi, l’inno di stagione “Estate addosso” ed “Gli Immortali”.

Un omaggio sentito, commovente oltre che emozionante, queste le parole del rapper prima del concerto: “Sono in forma e sarà una gran serata questa. E ci tengo a dire che una parte rilevante del concerto verrà dedicata a Pino Daniele. È stato un mio carissimo amico, un musicista rivoluzionario; l’emblema di un’arte che diventa patrimonio incredibile per tutti noi, adesso che lui non c’è più" frutto dalla amicizia autentica che ci fu tra Lorenzo, Eros e Pino Daniele. Un tributo spontaneo, nato da un sms inviato giorni prima da Eros a Jovanotti: “mi raccomando di ricordare il nostro grande Pino a Napoli”. Che gli risponde subito: “pensa che bello se ci fossi anche tu”.

Un evento, che è anche il primo grande omaggio nella città e nello stadio in onore del bluesman Pino Daniele. Così come istantaneo e quasi naturale è stato l’invito di Lorenzo allo schivo e restio James Senese, il sax di Pino, il musicista che lo conobbe ragazzo, così per ricordare nella maniera migliore quel trio fantastico. “Quanno Chiove”, “Napul’è”, “A me me piace o’blues” e “Yes i know my way” con Senese, Jovanotti ha scelto i “brani ‘storici” e più rappresentativi, quelli che il ragazzo di Cortona andò a sentire a Roma al suo primo concerto quando già impazziva per l’artista napoletano che l’avrebbe portato due volte al San Paolo e con il quale avrebbe condiviso anche momenti di vita importanti. ”Pino Daniele è per Napoli quello che Bob Marley è per la Jamaica, ma siccome i napoletani sono napoletani e Napoli è Napoli, tutto è amplificato, tutto è più grande più complesso più rumoroso più infuocato, più indescrivibile a parole. Dopo quel concerto siamo diventati veramente amici” scrisse Jovanotti ricordando Pino Daniele poco dopo la sua morte, notizia che fu proprio Ramazzotti a divulgare sulla rete, ed evocando le emozioni di quella serata di 21 anni fa che oggi ha voluto far rivivere nel segno dell’amicizia.

Al netto della commozione dello stadio, e sul palco, il resto sono state due ore e mezza di musica, energia e grande spettacolo, preceduti dal dj set di Salmo e Carola Pisaturo, trenta brani, coreografie, costumi e colori, che hanno fatto divertire e ballare l’intero pubblico, giunto da ogni parte d’Italia. Sul palco Saturnino al basso, Riccardo Onori e Danny Bronzini alle chitarre. Franco Santamecchi e Christian Rigano piano e tastiere, Garetti Brown alla batteria, Leonardo Di Angula alle percussioni più una sezione fiati. I momenti dj sono stati curati dallo stesso Jovanotti e dal visual artist Pinaxa. La ‘playlist’ nella mezz’ora prima del concerto è firmata da Roberto Saviano “Sarà come esserci! Salutami la mia Napoli!” aveva scritto in un tweet lo scrittore. 

 

Nicola Massaro

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