Il Monte Epomeo e la leggendaria Terra di Agarthi

28.08.2015 21:07

Anche se oggi è comunemente indicato con la denominazione Epomeo, la cima dell'isola d'Ischia nelle storie e descrizioni antiche si trova citata con altri nomi: Epopeo, Epopon e San Nicola, per l'eremo ivi costruito e al Santo dedicato; il suo nome deriva dal greco έπωπή che vuol dire “luogo dove si scorge ampiamente intorno”, ed in effetti appare particolarmente appropriato per questo monte dalla cui vetta l'occhio spazia liberamente per tutto l'orizzonte su un vasto panorama.

Così imponente, tanto da occupare circa il 34% della superficie dell'isola, l'Epomeo è un grande blocco di tufo verde formatosi al termine di un'eruzione di tipo esplosivo, circa 55000 anni fa; questo è quello che dice la scienza.. ma un'altra storia racconta che il monte sarebbe da sempre una delle porte d'accesso  alla mitica terra cava del regno di Agarthi.

Agarthi, il regno leggendario che si troverebbe all'interno della terra e descritto nelle opere dello scrittore Willis George Emerson, affonderebbe il suo mito nel buddismo tibetano e nell'induismo, giungendo fino ai nostri giorni tramite racconti e testimonianze storiche come quelli dell'astronomo inglese Edmund Halley (quello della cometa), o del matematico svizzero Eulero, oppure del fisico scozzese John Leslie, ma soprattutto le parole del marinaio norvegese Olaf Jansen, che agli inizi del Novecento giurò di essere penetrato all'interno della terra attraverso un'apertura presso il Polo Nord e di aver vagato in questo regno sotterraneo per due anni, conoscendone i suoi abitanti e la sua struttura, che avrebbe al suo centro un altro sole, fumoso e caldo.

Tutto questo ha a che fare con il monte Epomeo perché si narra che su di esso si celi una delle entrate per il mondo sommerso di Agarthi, e che di questa storia ne fosse a conoscenza anche la Società Thule, l'organizzazione segreta voluta da Hitler che, tra le altre cose, pare fosse proprio  alla ricerca di conferme sul mito della terra cava.

Così, come si può leggere dalla famosa mappa disegnata dal misterioso cartografo danese Max Fyfield, assieme alle Piramidi di Giza, al Mato Grosso ed alla Caverna del Mammoth in Kentucky, dal monte Epomeo partirebbe una galleria diretta all'interno del pianeta e che si caratterizzerebbe, inoltre, dalla presenza di un'enorme caverna a circa metà strada; la stessa caverna che fu fulcro di molti racconti mitologici già da quando, durante la colonizzazione greca, si credeva che Zeus vi avesse recluso il potente Titano Tifone.

Le suggestioni riguardanti l'Epomeo, dunque, non mancano di certo e si perdono dalla notte dei tempi ad un più recente presente che racconta di un'intera armata saracena scomparsa nelle viscere del monte, o di un sottomarino nazista inghiottito dalle acque della grotta del Mavone, collegata all'Epomeo dalle già citate gallerie sotterranee, e del resto le leggende sui misteriosi percorsi che si snoderebbero per tutta l'isola nelle sue viscere sembrano esercitare un fascino tanto irresistibile che sembra possa valer la pena crederci.

 

Rossella Marchese

 

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