Al via la settimana di NaDD

04.04.2013 18:01

 

Appuntamento da non perdere quello di Napoli Design District con la Week dedicata ai selezionati dalla giuria del Premio.Dal 1 al 8 aprile 2013 prendono vita alcune vetrine della città che ospitano oggetti di design scelti tra i prototipi presentati alla giuria del Premio NaDD II edizione e, contemporaneamente, si aprono le porte di alcuni atelier, laboratori di idee, art-hotel, location insolite come il Salone delle Poste Centrali. Gli organizzatori hanno brillantemente indicato nella presentazione alla settimana di NaDD scopi e percorsi dell’idea nata lo scorso anno e portata avanti con grande attenzione ed impegno. “Un sottile filo rosso lega gli appuntamenti: lavori, pezzi unici, installazioni, performance tutte napoletane in un circuito di architetti, design e artisti che aprono alla città le porte dei luoghi dove pensano, lavorano, ricercano. Mai come in questo momento storico molto difficile per la città queste occasioni assumono grande rilevanza e per ragioni che vanno aldilà della qualità artistica o del prestigio di nomi "in cartellone". Sono incontri preziosi perché testimoniano la residua volontà di relazione, di dialogo, di presenza., di volontà di affermare che, nonostante tutto, "qui c'è ancora la città!". Il cammino verso una design week napoletana è e sarà complesso, come è giusto che sia: le istituzioni sono, in gran parte, al collasso, le imprese che solitamente sostengono questo tipo di organizzazioni, totalmente e giustificatamente assenti. In altri luoghi, anche europei, gli appuntamenti sarebbero stati cancellati (come sta accadendo) ma non qui, non ora. Ora e qui c'è bisogno di ricostruire ma soprattutto di immaginare; noi ora dobbiamo poter immaginare un futuro, un percorso, per noi e per altri. E se riusciamo a immaginarlo noi sapremo anche costruirlo. Ci piace allora immaginare una settimana di sperimentazioni, diversa da tutte quelle che avvengono in Italia, una settimana - o un tempo - in cui tutti riscoprano la voglia di progettare il proprio modo di essere qui, di rinnovarsi, di riappropriar si di quella forza e di quella libertà e felicità mentale capace di modificare la realtà con l'impegno e la partecipazione. Gli oggetti in mostra sono solo oggetti ma intorno ci sono le persone, le loro motivazioni, i desideri, le capacità, le aspirazioni e le disperazioni. Che questa settimana senza finanziatori, senza mecenati, senza grandi nomi sia orgogliosa di sé, irriverente, leggera, e sognatrice come ormai non ve ne sono più”.

 

 

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