A Sant’Antimo si rappresenta la tradizione

30.05.2014 13:13

Come ogni anno, il paese di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, si accinge a celebrare il suo Santo Patrono con solenni festeggiamenti che durano tutta una settimana e che vedono nella “Sacra Rappresentazione della Vita di Sant’Antimo” il momento cruciale.

“La Tragedia”, come viene familiarmente chiamata dai santantimesi, scritta da un sacerdote del luogo per la prima volta nel 1829 e messa in scena qualche anno dopo, racconta le gesta del prete Antimo che giunto a Roma dall’Asia, inizia a convertire al cristianesimo i primi pagani con una serie di straordinari miracoli, che lo condurranno sino alla decapitazione.

La rappresentazione, da oltre un secolo si svolge nella piazza del paese ai piedi del castello baronale e, da più di un ventennio, è curata e diretta dal regista Antimo Verde, con il gruppo teatrale dell’Associazione socio-culturale “Amistad”.

Nonostante il mutamento delle abitudini e dei costumi, benché si viva nella massima era tecnologica che tende inesorabilmente a portare gli individui ad isolarsi e a allontanarsi dalle proprie origini e tradizioni, questa Sacra Rappresentazione è capace, oggi come ieri, di attirare ancora migliaia di spettatori che giungono, non solo da ogni parte d’Italia, ma anche da paesi d’oltreoceano, continuando ad essere un eccezionale momento di condivisione.

Visto la crescente partecipazione, quest’anno si è pensato di far occupare alla “Tragedia” lo spazio di tre serate: sabato 31 maggio alle 20,30 saranno rappresentati i primi due atti che culminano con il lancio di Antimo nel Tevere, mentre domenica 1° e lunedì 2 giugno saranno proposti il solo terzo atto, che si conclude con la decapitazione del Santo. Al termine della scena finale si potrà assistere allo spettacolare “Volo degli Angeli”. Due bambine vestite da angeli, percorreranno il tratto della piazza appese ad un filo d’acciaio per poter raggiungere il palco e recuperare la testa decapitata del Santo, per poi ritornare indietro. A conclusione delle serate mirabolanti fuochi pirotecnici.

Chi vuol sentirsi parte di una tradizione centenaria che continua ad emozionare anche le nuove generazioni, non può mancare a questi imperdibili appuntamenti.

 

Nicola Massaro

 

Cerca nel sito