A Napoli rivive lo spirito degli Arditi in un museo a Porta Capuana

18.06.2014 11:58

La storia degli Arditi parte da lontano, nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale, quando per far fronte alla logorante guerra di trincea si pensò ad un Corpo Speciale d’Assalto, a sostegno della Fanteria del Regio Esercito. Un Corpo addestrato alla totale conquista delle linee nemiche, con attacchi decisi, sferrati da uomini temerari e spavaldi. Questi erano gli Arditi, un nome diventato, per antonomasia, simbolo di coraggio e valore a tutti i costi. Dallo sfondamento della linea del Piave, alla presa di Fiume, le imprese di questo Corpo d’Assalto furono spesso risolutive durante la Grande Guerra e, le azioni compiute da quei soldati finirono col magnificare, presso l’opinione pubblica e le alte gerarchie militari, tattiche obsolete come il corpo a corpo col pugnale, o l’attacco con la baionetta.

Delle alterne vicende di questo corpo speciale ce ne parla la storia; venne sciolto definitivamente nel 1920, ma già dal 1919 nacque l’Associazione Nazionale Arditi d’Italia (ANAI), con l’intento di riunire tutti gli arditi della penisola per non dimenticare e tramandare storia e tradizioni dei corpi militari italiani, fino ad arrivare al periodo fascista e alla Seconda Guerra Mondiale, che vide l’ANAI scindersi in due frange.

Oggi l’ANAI resiste al tempo come Associazione apolitica ed apartitica, caratteri sanciti da statuto, che ha come scopo costitutivo tenere vivo il ricordo dell’Arditismo italiano e la memoria dei Caduti per la Patria, per tramandare alle future generazioni di soldati i valori del più puro coraggio ed amore patrio.

Ogni anno l’Associazione, che ha sedi in molte città italiane, prende parte alle commemorazioni del 25 aprile, del 2 giugno e del 4 novembre, i momenti più significativi per poter mostrare al pubblico lo spirito che gli affiliati vogliono conservare.

Da poco passata la Festa della Repubblica, anche a Napoli gli Arditi hanno partecipato ai festeggiamenti ufficiali e celebrato i Caduti con una cerimonia appropriata nel Sacrario della loro sede.

La sede dell’ANAI per Napoli si trova nel Torrione “Onore” di Porta Capuana. Le possenti murazioni aragonesi, antico accesso alla città di Napoli, non a caso ospitano gli Arditi di Napoli, «quale luogo migliore per un’Associazione che mira a difendere e custodire la memoria di un pezzo di storia del nostro paese», ci spiega il presidente Aldo Parrella.

Tuttavia, può considerarsi ancora attuale un’Associazione come gli Arditi a Napoli? «Si», afferma ancora il presidente, «Napoli è una città di “Resistenza”, basti pensare alle Quattro giornate del 1943, se si vuole un esempio lampante, una città a cui è stata conferita la medaglia al valor militare e noi, non ci sottraiamo all’obbligo di tenere viva la memoria storica della nostra terra». «La nostra - prosegue Aldo Parrella - non è solo un’Associazione che vuol tenere vivo lo spirito del passato, ma è anche un’associazione culturale e, come tale, dialoga con gli altri enti ed organizzazioni presenti sul territorio. Quello che noi coltiviamo non è un sentimento anacronistico, perché mira a preservare la memoria storica del paese, attraverso il ricordo delle azioni dei nostri eroici caduti; questo è il senso del Museo degli Arditi e del Sacrario, che con molto sforzo cerchiamo di mantenere al meglio».

Dunque ha senso parlare di Arditi come Associazione a servizio del territorio? «I valori che gli Arditi cercano di preservare e tramandare sono senza tempo e non riguardano solo le Forze Armate; coraggio, sacrificio, amore per la patria. Nel nostro museo sono raccolti quadri, cimeli, documenti che testimoniano tutto questo proprio oggi, che si avverte il bisogno di uno scatto d’orgoglio per la Nazione e più coraggio per i nostri giovani. Venire a visitare il museo ed ascoltare le testimonianze dei nostri associati, acquista, dunque, un significato speciale. In questo modo - prosegue il presidente Parrella - ci muoviamo a servizio del territorio e delle Istituzioni, che vorremmo più presenti, offrendo un luogo dove conservare preziose memorie storiche».

Conoscere il passato per saper interpretare il futuro, questa è l’occasione che ci offre l’Associazione Arditi d’Italia del reparto d Napoli.

Rossella Marchese

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