A Napoli incontro per la legalità contro il gioco di azzardo

28.11.2014 19:12

Si è tenuto a Napoli, il giorno 27 novembre, presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino, il convegno sulla ludopatia: “Istituzioni, associazioni e persone in campo contro le patologie del gioco d'azzardo”.

Il Direttore di Legautonomie Nazionale, Loreto del Cimmuto, tra i relatori, ha affermato: "le amministrazioni locali hanno bisogno di pieni poteri per poter intervenire su una materia così complessa come questa; e la delega fiscale, approvata in aprile scorso, potrebbe essere lo strumento giusto affinché tutto venga sistematizzato".

Proprio in quest'ottica, il Comune di Napoli ha recentemente sottoscritto il “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” con l'obiettivo di contrastarne la diffusione, sia mettendo in campo una serie di iniziative volte alla diffusione della conoscenza in merito al problema, attraverso una rete territoriale di sensibilizzazione, sia adottando specifiche misure normative e regolamentari, soprattutto a livello locale, per coordinare un'azione efficace.

All'incontro sono stati presenti anche il Sindaco Luigi de Magistris, l'assessore al Lavoro e alle Attività produttive di Napoli, Enrico Panini, Maurizio Fiasco per la Consulta nazionale Antiusura, la Segretaria di Legautonomie Lombardia Angela Fioroni, il responsabile nazionale di "Mettiamoci in Gioco" Don Armando Zappolini, il Direttore Unità Operativa Complessa "Dipendenze" Asl Napoli 1 Stefano Vecchio. E ancora: Gianfranca Duca, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cinisello Balsamo; Nadia Monti, assessore alla Sicurezza del Comune di Bologna; Luciano Bartolini, presidente Società della Salute Sud Est di Firenze. La tavola rotonda è stata moderata da Giovanni Squame di Lega delle Autonomie della Campania.

Tra le dichiarazioni più d'effetto rilasciate a margine della tavola rotonda, quella di Don Armando Zappolini, responsabile nazionale di "Mettiamoci in Gioco", per il quale: “la soluzione delle problematiche sociali legate al gioco d'azzardo passa prioritariamente attraverso la politica. In questi anni se le lobby del gioco si sono così incardinate nella vita delle persone è in un certo senso colpa della politica”.

Sono circa 800mila le persone che hanno un rapporto compulsivo con il gioco d'azzardo ed i soggetti socialmente più deboli, come anziani e giovani, sono i preferiti di un certo tipo di pubblicità che induce al gioco attraverso la televisione, ma anche tramite smartphone e tablet.

É necessario, inoltre, che il problema venga sentito e riconosciuto non solo come fenomeno sociale, ma come vera e propria malattia, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse. La ricaduta della ludopatia sulla società è “costosa”, anche a livello assistenziale e sanitario. Si è stimato che nella sola Campania la spesa complessiva delle ricadute su collettività e famiglia, legate alla degenerazione patologica del fenomeno del gioco, è di circa 9 miliardi di euro annui. Per questo motivo diventa importante centrare la famiglia, lavorare sui gruppi e favorire l'auto aiuto, come metodologie a livello sanitario.

 

Rossella Marchese

 

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